domenica 9 novembre 2008

Quando meno ce lo aspettiamo arriva la tristezza.Non dobbiamo respingerla ma cercare la causa che ha scatenato questo nostro stato d' animo. Riflettendo sicuramente verrà fuori e solo allora se vogliamo possiamo allontanarla. Dico questo perchè mi succede spesso di avvertire tale sensazione; con la riflessione sento e vedo col cuore la motivazione e non stupitevi a volte l'accolgo con tenerezza,Naturalmente la causa è positiva! Per quanto riguarda invece il dare la "colpa"agli altri (cosa che riusciamoa fare senza alcuno sforzo), ho imparato che è un'atteggiamento totalmente sbagliato. La colpa non è sempre degli "altri", sovente siamo noi che incosciamente cerchiamo di scappare o cercare scorciatoie per raggiungere uno scopo, se non otteniamo ciò che vogliamo ecco allora diamo la colpa a questo o a quello. Faccio un esempio ahimè purtroppo all'ordine del giorno; la separazione delle coppie sposate o conviventi,la colpa non è solo dell'altro/a non si dovrebbe quantificare in percentuale. Bisogna ripercorrere a ritroso ciò che ha prodotto tale situazione, ammettere i nostri errori nei confronti del nostro patner,magari fatti a fin di bene o per salvare il rapporto. Chiediamoci quante volte abbiamo dato per scontato il sentimento che ricevevamo,o lo il minimo sforzo per chiarire subito un battibecco evitando un litigio, quanto abbiamo tollerato comportamenti che non condividevamo al punto di riempire il "sacco" della sopportazione fino a farlo esplodere negativamente. Il dialogo è la chiave per non causarci incomprensioni, delusioni,rabbia e solitudine. vi saluto e vi ringrazio per aver letto e ascoltato con il cuore!

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